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Anche San Francesco ha moltiplicato il cibo 

Il miracolo è accaduto durante il viaggio verso la Siria

Un prodigio legato alla moltiplicazione dei viveri: lo ha compiuto anche San Francesco ed è narrato nel Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano. La Provvidenza divina non ha mai voltato le spalle al santo di Assisi. E anche in questo caso gli consentì di risolvere un caso “disperato”. 

IL NAUFRAGIO

Si legge nel Trattato che nel sesto anno della sua conversione, ardendo dal desiderio del martirio, San Francesco voleva recarsi in Siria, via mare. Avendo salpato con una nave, diretta a quel luogo, per la furia dei venti contrari, finì sulla costa della Schiavonia (Croazia) con gli altri naviganti. 

IL TENTATIVO DI RIPARTIRE DA ANCONA

Vedendosi impedito nella realizzazione del suo grande desiderio, dopo poco pregò alcuni marinai in viaggio per Ancona di condurlo con sé nella traversata. Essi rifiutarono ostinatamente di riceverlo per mancanza di cibo, e il Santo di Dio, confidando quanto mai nella bontà del Signore, entrò di soppiatto nella nave con un compagno. Per divina provvidenza si presentò subito un individuo sconosciuto a tutti, che portava con sé il vitto necessario. Chiamato un marinaio timorato di Dio, costui gli disse: "Prendi con te tutto questo e lo darai fedelmente secondo necessità ai poverelli nascosti nella nave". 

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CIBO PER TUTTI 

Levatasi in seguito una forte tempesta, per molti giorni i marinai remarono con fatica esaurendo tutte le loro cibarie e rimasero solo quelle del povero Francesco. Ora queste per divina grazia e potenza furono moltiplicate sì che, malgrado vi fossero ancora molti giorni di navigazione, soccorsero abbondantemente alla necessità di tutti sino al porto di Ancona. 

Pertanto i marinai, vedendo che erano stati salvati dal pericolo del mare grazie al servo di Dio Francesco e che avevano ricevuto da lui quanto gli avevano negato, resero grazie a Dio onnipotente, che sempre si mostra mirabile ed amabile nei suoi servi.

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